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*Suona la campana scolastica*
Kakeru: « Finita! *Corre fuori dalla classe* Dovrei riuscire ad arrivare prima di lui!
*Apre la porta della classe*
Kakeru: « Sorellona, torniamo a casa assieme?
*Gli dici che quel giorno devi lavorare.*
Kakeru: « Eh? Lavoro a mezza giornata? Ma oggi non l’avevi! E poi mi avevi promesso che saremmo tornati a casa assieme!
*Gli spieghi che ti hanno chiamato all’improvviso.*
Kakeru: « Talmente all’improvviso che ti sei dimenticata di dirmelo? Se è così… Giusto, non hai nulla da nascondermi, dopotutto, vero, sorellona? Beh, allora facciamo la strada assieme per arrivare al tuo posto di lavoro! Va bene, no?
Atsushi: « No, non va bene per niente.
Kakeru: « Atsushi-senpai?
Atsushi: « Mi aveva promesso che saremmo andati assieme, fa’ il bravo e torna a casa. *Si rivolge a te* Ho portato la bicicletta, aspettami davanti al cancello scolastico.
Kakeru: « *Parla fra sé* Ma perché deve sempre stare in mezzo? *Si rivolge a te* Perché non lasciamo il senpai indietro e andiamo avanti? Dai, andrebbe bene lo stesso! Io…
*Lo interrompi e parli di una promessa che hai fatto ad Atsushi.*
Kakeru: « Devi mantenere la tua promessa? *Sospira* Sorellona, il senpai è più importante di me? Beh, se il senpai non è qui non sei costretta a mantenere la tua promessa no? … Sorellona! Uff, adesso vado.
*Se ne va via*
Kakeru: « Quel tipo… devo disfarmene.
[01:38]
(Atsushi dice qualcosa su Kakeru: siccome è il fratellino, crede di poter essere perdonato per tutto ciò che fa. Dice qualcos’altro, riguardo un’idea sul seguire o guardare qualcuno, ma non ho ben capito. Scusate!)
[02:05]
Atsushi: « Ehi! Sei in ritardo. Cosa, sembro allegro? Ah, beh… ho solo pensato a qualcosa di interessante. Okay, se facciamo tardi, il nostro capo ci sgriderà! Salta su!
*Atsushi inizia a pedalare.*
Atsushi: « Ehi, ricordi la cosa di cui abbiamo parlato durante la pausa pranzo? Io sono serio, perciò… perché non ci pensi? Beh, Kakeru non sarà sicuramente d’accordo, ma se è per te allora potrei provare a persuaderlo. Eh? Dopo il diploma? Ma è ridicolo, sarebbe troppo tardi, voglio vivere con te il prima possibile. Persino ora. Sai, mi piacerebbe poterti portare a casa…
*Il telefono squilla, e tu rispondi.*
Atsushi: « Eh? È Kakeru? Quel tipo… deve sempre far qualcosa, eh? *Si rivolge a te* Kakeru, eh? Cosa vuole? Eh? Vuole andare nel negozio in cui lavoriamo? Quel ragazzino… è più di un complessato, è ossessionato! Ehi, ma è normale che si comporti a quel modo?
*Il telefono squilla di nuovo*
Atsushi: « Eh? Ancora Kakeru? E stavolta che vuole? Ti ha chiesto se ti ho fatto qualcosa di strano?! Ah, quel tipo! Anche essere iperprotettivi ha i suoi limiti!
 *Il telefono squilla di nuovo*
Atsushi: « Kakeru, un’altra volta? E adesso cosa c’è? Si è preoccupato perché tu fossi arrivata al negozio sana e salva? *Borbotta fra sé e sé* Come poteva sapere a che cosa stavo pensando?
*Gli chiedi che cosa abbia appena detto.*
Atsushi: « Eh? Niente, niente! Ah, stavamo dicendo, poco fa…
*Il telefono squilla di nuovo*
Atsushi: « Quel Kakeru… *Si rivolge a te* Ah, lasciami prendere questo telefono un secondo!
*Riattacca e spegne il cellulare.*
Atsushi: «Così se ne starà zitto! Ah, siamo arrivati.
(Borbotta qualcosa riguardo il dare una lezione a Kakeru.)